Poste Italiane, cosa fare se una consegna è in ritardo oppure non è stata effettuata? Puoi chiedere un risarcimento.
La Corte di Cassazione ha recentemente emesso l’ordinanza n. 8070/2024, stabilendo un importante principio in merito alla responsabilità di Poste Italiane per i danni causati da ritardi o mancate consegne.
Questa decisione segna un punto di svolta per gli utenti del servizio postale, offrendo una nuova prospettiva sui diritti dei consumatori in caso di disservizi.
Poste, consegna mancata o in ritardo: puoi chiedere risarcimento
Il caso preso in considerazione dalla Suprema Corte riguardava una società che aveva inviato un’offerta per una gara d’appalto tramite il servizio “Posta Celere 1 Plus”, promettendo la consegna in un solo giorno lavorativo. Contrariamente alle aspettative, il plico è stato consegnato con cinque giorni di ritardo, causando l’esclusione della società dalla gara d’appalto nonostante la sua offerta fosse la più vantaggiosa.
Inizialmente, il Tribunale di Bari aveva riconosciuto la responsabilità di Poste Italiane ma limitando il risarcimento al solo costo della spedizione, conformemente a quanto previsto dal D.M. 26/2004. Tale sentenza è stata confermata anche dalla Corte d’appello, nonostante le contestazioni sulla costituzionalità delle normative che limitavano la responsabilità del gestore del servizio postale.
La questione ha assunto una svolta significativa con l’intervento della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del regime privilegiato precedentemente garantito a Poste Italiane. Tale regime era stato giudicato ingiusto poiché creava uno squilibrio significativo tra le parti a discapito degli utenti.
Alla luce delle considerazioni precedenti, i giudici della Cassazione hanno accolto il ricorso presentato dalla società danneggiata stabilendo che Poste Italiane è tenuta al risarcimento del danno prevedibile derivante dal mancato recapito o dal ritardo nella consegna delle spedizioni. Importante sottolineare come tale risarcimento non debba essere limitato al mero costo della spedizione ma debba riflettere adeguatamente il danno effettivamente subito dall’utente.
Questa pronuncia rappresenta un importante precedente nel panorama giuridico italiano relativo ai diritti dei consumatori nei confronti dei gestori dei servizi postali. Gli utenti possono ora aspettarsi un livello più elevato di tutela e sono incentivati a richiedere adeguati risarcimenti in caso di disservizi comprovati da parte di Poste Italiane o altri fornitori analoghi.
Questa decisione ribadisce l’importanza dell’affidabilità e dell’efficienza nei servizi postali e rafforza i diritti degli utenti ad essere compensati adeguatamente per eventuali disagi subiti a causa di ritardi o mancate consegne.