Un miglioramento salariale per circa un milione e mezzo di lavoratori. Ecco chi può gioire a partire da questo mese di giugno
Ogni (anche piccola) variazione relativa agli stipendi è salutata dagli italiani con ondate di giubilo. L’inflazione continua a mordere e a erodere il potere d’acquisto di tutti noi. Sapere, dunque, che una vasta platea di lavoratori e, quindi, di cittadini potrà avere questo aumento sul proprio stipendio è sicuramente una buona notizia. Ecco tutte le cifre.
A partire da questo mese di giugno, infatti, moltissimi lavoratori vedranno un ulteriore aumento in busta paga, grazie alla terza tranche degli incrementi previsti dall’ultimo accordo integrativo siglato con Conflavoro Fesica Confsal. Questo aumento è di 35 euro, soggetto a possibile rivalutazione futura. Non è molto, ma sicuramente è meglio di niente. Anche se c’è da dire che nel giugno 2023 l’incremento retributivo era stato notevolmente più elevato, con un aumento di 123,40 euro invece dei previsti 27 euro, grazie a una rivalutazione record del 6,6%.
Questo aumento era dovuto alla clausola di adeguamento all’inflazione basata sull’Indice IPCA. Per giugno 2024, invece, si applica un aumento minimo contrattuale di 35 euro, tenendo conto delle rivalutazioni Istat e delle indennità di trasferta e reperibilità maggiorate dell’anno precedente. Piccolo o grande che sia, quali sono i lavoratori che potranno godere di questo aumento di stipendio?
Aumento di stipendio per una vasta platea di lavoratori a partire da giugno
Un miglioramento salariale, dunque, che non può che essere salutato positivamente, sebbene ancora tanto debba essere fatto. Ma va comunque detto che si tratta di una novità che migliaia di cittadini e contribuenti aspettavano da diversi anni ormai. E che, forse, arriva proprio nel momento più giusto.
A gioire, dunque, sono i metalmeccanici, per via del rinnovo del contratto nazionale per il triennio 2024-2026. L’accordo prevede aumenti salariali, nuovi minimi tabellari, modifiche all’orario di lavoro e regolamentazioni per straordinari, trasferte e malattia.
Inoltre, introduce nuove disposizioni per apprendistato, contratti a tempo determinato e parziale, e contratti di inserimento. Come detto, si tratta davvero di tantissimi cittadini, dato che sono oltre il milione e mezzo gli italiani che svolgono attività presso l’industria metalmeccanica o, comunque, nel settore dell’installazione di impianti.
Gli accordi prevedono anche incrementi per le indennità di trasferta e reperibilità, nonché adeguamenti retributivi dovuti alla rivalutazione Istat per l’inflazione. Le indennità di trasferta comprendono: 44,47 euro per la trasferta intera, 11,97 euro come quota pranzo o cena e 20,53 euro come quota pernottamento.